Luisa – La rugiada della Divina Volontà

Ti sei mai chiesto a cosa serve pregare e “vivere nella Divina Volontà”?,cfr Come vivere nella Divina Volontà In che modo influisce sugli altri, se non del tutto?

Servo di Dio Luisa Piccarretta se lo chiedeva lei stessa. Fedelmente pregava “nella Divina Volontà”, offrendo a Dio i suoi “ti amo”, “grazie” e “ti benedico” su tutte le cose create. Gesù lo ha affermato “tutti gli atti fatti nel mio Volere si diffondono su tutti e tutti ne prendono parte” ,Novembre 22, 1925, il volume 18 in questo modo:

Vedi, quando all'alba dicevi: “Sali la mia mente nel Volere Supremo, per coprire con la tua Volontà tutte le intelligenze delle creature, affinché tutte sorgano in Essa; ed a nome di tutti ti do l'adorazione, l'amore, la sottomissione di tutte le intelligenze create...' – mentre ciò dicevi, una rugiada celeste si riversava su tutte le creature, coprendole, per portare a tutte il contraccambio del tuo atto . OH! com'era bello vedere tutte le creature coperte da questa rugiada celeste che formò la mia Volontà, simboleggiata dalla rugiada notturna che si trova al mattino su tutte le piante, per abbellirle, fecondarle ed impedire quelle che stanno per appassire per essersi seccato. Con il suo tocco celestiale, sembra mettere un tocco di vita per farli vegetare. Quanto è incantevole la rugiada all'alba. Ma molto più incantevole e bella è la rugiada degli atti che l'anima forma nella mia Volontà. —Novembre 22, 1925, il volume 18

Ma Luisa ha risposto:

Eppure, amor mio e vita mia, con tutta questa rugiada le creature non cambiano.

E Gesù:

Se la rugiada notturna fa tanto bene alle piante, a meno che non cada su legni secchi, staccati dalle piante, o su cose che non contengono vita, in modo che, sebbene rimangano coperte di rugiada e in qualche modo abbellite, la rugiada è come benché morta per loro e come il sole sorge, a poco a poco lo ritira loro, molto più buona fa la rugiada che la mia Volontà fa scendere sulle anime, se non sono completamente morte alla grazia. Eppure, per la virtù vivificante che possiede, anche se sono morti, cerca di infondere loro un alito di vita. Ma tutti gli altri, chi più, chi meno, secondo le loro disposizioni, sentono gli effetti di questa benefica rugiada.

Chi può comprendere la miriade di modi in cui la nostra preghiera nella Divina Volontà può disporre un cuore alla grazia attraverso un ricordo, uno sguardo, il calore del sole, il sorriso di uno sconosciuto, la risatina di un bambino... cuore alla verità trascendente del momento presente, dove Gesù è in attesa, chiedendo a gran voce di abbracciare l'anima?,“Le fiamme della misericordia Mi stanno bruciando, chiedendo a gran voce di essere consumato; voglio continuare a riversarle sulle anime; le anime semplicemente non vogliono credere nella Mia bontà”. (Gesù a Santa Faustina, Divina Misericordia nella mia anima, Diario, n. 177)

E così, cari fratelli e sorelle (soprattutto voi che vi state appena bagnando i piedi con la rugiada di “vivere nella Divina Volontà”), non scoraggiarti quando preghi questi atti di amore e di adorazione in cambio dell'amore di Dio espresso nella Fiat della Creazione, Redenzione e Santificazione. Non si tratta di ciò che sentiamo, ma lo facciamo fede, confidando nella Sua Parola. Gesù assicura sia a Luisa che a noi che ciò che facciamo nella Divina Volontà non è sprecato ma ha ramificazioni cosmiche.

In il Salmo di oggi, dice:

Ogni giorno ti benedirò e loderò il tuo nome nei secoli dei secoli. Grande è il Signore e altamente degno di lode; La sua grandezza è imperscrutabile... Ti rendano grazie, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli. (Salmo 145)

Certo, non tutte le opere di Dio – cioè noi uomini fatti “a sua immagine” – gli rendono grazie e lode. Tuttavia, chi vive e prega “nella Divina Volontà” offre alla Santissima Trinità l'adorazione, la benedizione e l'amore che le sono dovute da parte di tutti, per tutti. In cambio, tutta la creazione riceve il rugiada della grazia — disposta o no — e la creazione si avvicina sempre di più alla perfezione per la quale geme. 

Agli esseri umani, Dio dà persino il potere di partecipare liberamente alla sua provvidenza, affidando loro la responsabilità di “soggiogare” la terra e di averne il dominio. Dio permette così agli uomini di essere cause intelligenti e libere per portare a termine l'opera della creazione, per perfezionarne l'armonia per il bene proprio e del prossimo. -Catechismo della Chiesa Cattolica, 307; cfr. Creazione rinata

Non scoraggiarti, dunque, se non comprendi pienamente la scienza della Divina Volontà.,Gesù descrive i suoi insegnamenti come “la Scienza delle scienze, che è la mia Volontà, una scienza tutta di Cielo”, 12 novembre 1925, il volume 18 Non lasciare che il tuo mattino (Preventivo) La preghiera diventa meccanica; non pensare che tu - piccolo e insignificante agli occhi del mondo - non stai avendo alcun impatto. Metti questa pagina nei preferiti; rileggere le parole di Gesù; E perseverare in questo Regalo fino a diventare un vero atto di amore, di benedizione e di adorazione; finché non ti diletti a vedere qualunque cosa come tua proprietà,Gesù: "...bisogna considerare tutte le cose come proprie e avere tutta la cura per loro." (22 novembre 1925, il volume 18) per restituirlo a Dio con lode e ringraziamento.,“Per mezzo di lui, dunque, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che confessano il suo nome”. (Ebrei 13: 15) Perché ti assicura... te sono impatto tutta la creazione. 

 

—Mark Mallett è un ex giornalista di CTV Edmonton, l'autore di Il confronto finale ed La Parola Adessoe co-fondatore di Countdown to the Kingdom

 

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Le note

Le note

1 cfr Come vivere nella Divina Volontà
2 Novembre 22, 1925, il volume 18
3 “Le fiamme della misericordia Mi stanno bruciando, chiedendo a gran voce di essere consumato; voglio continuare a riversarle sulle anime; le anime semplicemente non vogliono credere nella Mia bontà”. (Gesù a Santa Faustina, Divina Misericordia nella mia anima, Diario, n. 177)
4 Gesù descrive i suoi insegnamenti come “la Scienza delle scienze, che è la mia Volontà, una scienza tutta di Cielo”, 12 novembre 1925, il volume 18
5 Gesù: "...bisogna considerare tutte le cose come proprie e avere tutta la cura per loro." (22 novembre 1925, il volume 18)
6 “Per mezzo di lui, dunque, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che confessano il suo nome”. (Ebrei 13: 15)
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