Piccola Maria – I Beati danzeranno. . .

Gesù a Piccola Maria il 11 marzo 2024:

«Dio è il Padre della creazione perenne» (Letture messe: Isaia 65-17, Sal 21, Gv 29-4)

Mia piccola Maria, la terra di Haiti è stata invasa dal Diavolo, terra a Lui consacrata. La massa della sua gente vive secondo i suoi rituali, offerti a lui con la loro macumba^,macumba – una forma di magia nera, conosciuta ad Haiti, nei Caraibi e in Sud America, in particolare in Brasile. Macumba e voodoo sono molto simili. Nota del traduttore., e ci sono pochi che rimangono giusti e innocenti, molti dei quali saranno protetti da Me. Altri saranno martiri, poiché solo il sangue del martirio farà rinascere questa terra, cancellando il patto con il maligno.

Ecco, il Santo Padre nella sua prima creazione aveva creato Gerusalemme per la gioia, come proclama la prima lettura, e il popolo per l'esultanza. Ha creato l'uomo perché potesse essere felice nel suo giardino terreno, dove conversava amabilmente e parlava con lui: all'uomo nulla mancava e viveva nella completa felicità, ma non voleva accontentarsi di essa, desiderando ancora di più, anzi desiderando essere Dio stesso, per prendere il suo posto, volendo uscire dai limiti della sua esistenza e della sua natura attraverso il peccato della disobbedienza, che ha aperto la porta della morte con il suo dolore e la sua sofferenza, rompendo l'amicizia con il Padre celeste.

Dio però è Colui che sempre ricrea, sempre offre la rinascita, e ha mandato Me, suo Figlio; con la mia redenzione ho fatto una nuova creazione, altri cieli e una nuova terra, lavandola col mio Sangue, riparando ogni peccato, perdonando ogni colpa, e sarebbe stata sufficiente l'adesione dell'uomo per ricreare il giardino delle delizie. Eppure, nella sua superbia, il genere umano non era ancora soddisfatto del mio disegno di salvezza, volendo sempre superare l'Onnipotente e farsi Dio, continuando a trasgredire e a lacerare con ogni peccato commesso la rinnovata creazione del Redentore, permettendo le agonie di tormento e di ingiustizia colpiscono sempre l’umanità.

Il Santissimo Sovrano è Colui che non si tira mai indietro e cerca continuamente di fare nuove tutte le cose, per dare a tutti la possibilità di scegliere l'unione con Dio, la conoscenza della sua consolazione nella gioia personale dell'incontro con Lui, saziando ogni fame. Le braccia del Padre sono sempre aperte per tutti, offrendo la sua gioia, e anche se gli uomini continuano a peccare, Egli ha già preparato, per coloro che si sono rifugiati in Lui, la sua terza creazione, nella Gerusalemme celeste di un uomo risorto. Pur avendo attraversato la sofferenza, avendo conosciuto il dolore della vita terrena, nel luogo della città gloriosa, al suo ingresso, come dice il Salmo, «il lamento si cambierà in danza». Tutto il passato non ci sarà più; il suo ricordo sarà dimenticato perché tutto sarà gioia. Non ci saranno né lacrime di tristezza né morti. I beati danzeranno, risorti e felici con una creazione che non avrà più prove, ma avrà l'eternità.

Come prepararvi, come prepararvi a sperimentare questa gioia eterna, se non rifacendo la terra della vostra anima nel giardino di Dio, se non liberando voi stessi dal peccato? Ma cosa si può fare per evitare di peccare? Con fede, figli, avendo fede che Lui vi ama, voi non peccate, perché non volete ferire la persona amata e quindi seguite le sue indicazioni. E come si possono acquisire tale fede e tale amore? Venendo a me, cercandomi ardentemente.

Da te nulla può nascere: sei come una struttura, un'impalcatura che copro e alla quale do sostanza. Ti dono la fede e l'amore: con essi posso saziarti. Vi è stato dato il libero arbitrio di scegliere di venire a Me e di riversarvi a Me.

Così, come racconta il Vangelo di oggi, gli uomini cercano prodigi e segni per credere, che spesso cercano per curiosità o per i loro effetti miracolosi che danno esaltazione, ma non per seguirmi, a differenza della figura del padre nel Vangelo di oggi. , che è venuto a me nella semplicità, cercando solo la mia persona, dicendo: "Signore, mio ​​figlio sta morendo, vieni", e già rispondo: "Tuo figlio vive". Gli bastava la mia parola. Lui, pagano, credeva alla mia parola e, confidando in essa, era certo del ritorno della salute del bambino al suo ritorno a casa. La fede, figli, crede nell'amore di Dio, e la Sua risposta alla fede è la salute: tutto ritorna alla vita.

Ecco, il Re glorioso ha preparato un sontuoso banchetto per nutrirvi, ma gli uomini non vengono, rimanendo denutriti. Ha acceso un fuoco ardente per dar loro calore, ma loro se ne tengono lontani e rimangono congelati. Egli invita, aprendo i suoi meravigliosi giardini perché la loro bellezza venga contemplata, ma gli uomini non entrano e rimangono paralizzati.

Beati coloro che vengono al Signore e sono da Lui ristorati, riscaldati, consolati e rallegrati; coloro che lo sono seguiranno il cammino della Sua santità per raggiungere il trionfo della beatitudine nella Sua casa regale.

Ti benedico.