Piccola Maria – Vai da Lui

Gesù a Piccola Maria il 19 marzo 2024 Festa di San Giuseppe:

“La paternità di Giuseppe” (Letture della Messa: 2 Sam. 7-4, Sal 16, Rm 88-4, Mt 13-22)

Mia piccola Maria, [oggi] festeggi san Giuseppe e in lui la paternità, che fu mirabilmente vissuta da Giuseppe. La sua paternità terrena era un riflesso della paternità divina. Ecco, il Santissimo Creatore è il Padre della tua creazione, nella quale ti ha dato la vita e ti sostiene nella tua esistenza, ma c'è chi diventa padre non per linea di sangue diretta, ma per grazia, come affermato nella seconda lettura; è attraverso la sua fede che ad Abramo fu attribuita la paternità su moltitudini di generazioni. Ciò si è espresso in modo simile con i profeti e i santi che hanno partecipato con la loro fede ad una paternità spirituale, di cui molte persone sono diventate i loro discendenti.

Quanto più questo disegno si è realizzato in san Giuseppe, poiché non è per sangue, ma per grazia donata dall'Eterno che egli ha vissuto la sua straordinaria paternità di Figlio di Dio, partecipandovi santamente, anche se mistero insondabile si è rivelato davanti a lui nella maternità divina di Maria. Inizialmente lo affrontò in una grande lotta spirituale nella quale Dio venne in soccorso con la visione dell'angelo, che gli rivelò il piano dell'incarnazione. E Giuseppe non si tirò indietro di fronte alla volontà suprema dell'Altissimo, ponendosi completamente a servizio del compito affidatogli, anche se l'impegno era arduo: quale responsabilità era quella di assumersi la cura, la protezione e la sostegno della Madre Santissima, della sua Sposa e di un Figlio Divino.

Cosa non affronterebbe Giuseppe, quali difficoltà e persecuzioni! Mi ha difeso e protetto a rischio della sua vita. Che cosa non ha fatto nella sua grande povertà per venire incontro ai miei bisogni e a quelli di mia Madre, privandosi del cibo per poterci sostenere? Con quanta dedizione svolgeva il suo lavoro: era diligente e laborioso, e quanto era grande il valore della sua produzione, nonostante fosse così mal pagato e sfruttato.

Giuseppe, l'unica persona che il Santo Padre ha permesso e voluto che fosse nel luogo della mia nascita e nelle cui braccia sono stato accolto dopo quelle di mia Madre. È Lui che mi fa incarnare,Ciò può essere letto in due modi, sia con riguardo al ruolo storico di Giuseppe nell'educazione di Gesù, sia come l'affermazione che l'amore paterno di Giuseppe è un'incarnazione dell'amore paterno di Cristo per l'umanità. Nota del traduttore. nel suo amore veramente paterno per Me, sente che sono suo figlio e lo sono. Mi introduce all'arte della falegnameria con tanta cura e diligenza. È lui che la sera, prima di mettermi a riposare tra le sue braccia, mi insegna le Sacre Scritture e canta lodi all'Altissimo.

Cosa non ha fatto per generosità per aiutare i poveri?

Giuseppe racchiudeva in sé il compendio di tutte le virtù.

Egli è stato sempre accanto a Me, il Mio custode, accompagnandoMi fino all'età adulta quando, compiuto il suo compito, colpito dalla malattia, si offrirà ancora al Santo Padre per sostenermi nella Mia opera di redenzione. E non sarei entrato nella vita pubblica finché Giuseppe avesse avuto bisogno di me. Io sono stato al suo fianco, custodindolo e assistendolo anche nei suoi primari bisogni personali, a servizio delle sue povere, umane infermità, anche per aiutarlo alla luce della necessità di preservare il decoro e la modestia della Mia Santissima Madre.

A chi diede il suo ultimo bacio, dopo aver salutato la sua santa sposa, a chi rivolse il suo ultimo sospiro tra le mie braccia, se non a Me? Cos'era il suo sospiro se non: “Figlio mio”? Nessun padre ha mai amato un figlio come Giuseppe ha amato me, non solo nella mia umanità, ma soprattutto come divina. E nessun figlio ha amato un padre umano come io ho amato Giuseppe.

Andate a lui, consacratevi al suo cuore buono, santo e giusto. E come si è preso cura della Sacra Famiglia, così si prenderà cura di te, non ti abbandonerà, provvederà alle tue difficoltà, renderà meno gravose le tue prove, ti aiuterà e ti sosterrà nei tuoi difficili sentiero. Sarà e agirà come tuo padre, proteggendoti sotto il suo manto.

Giuseppe è un uomo di poche parole ma il suo pensiero è sempre elevato a Dio, il suo cuore ama intensamente e le sue mani sono sempre al lavoro per aiutare. Donatevi a lui e non vi perderete. Se tutti i padri si consacrassero a Giuseppe, riceverebbero l'equilibrio, la saggezza e la dedizione che egli ha vissuto, offrendo un'esperienza di amore che porterà frutto nei loro figli.

In Cielo, Giuseppe, nella sua profonda umiltà, si ritira ancora quasi in secondo piano, ma il Signore Dio ricorda sempre il suo trionfo. Sono il Figlio del mio Padre nei cieli, ma nel mio cuore Giuseppe è anche mio padre nella mia umanità. Nella sua gioia riversa tutta la sua tenerezza sui beati che lo onoravano sulla terra e gli erano devoti.

Ti benedico.

 

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Le note

Le note

1 Ciò può essere letto in due modi, sia con riguardo al ruolo storico di Giuseppe nell'educazione di Gesù, sia come l'affermazione che l'amore paterno di Giuseppe è un'incarnazione dell'amore paterno di Cristo per l'umanità. Nota del traduttore.
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