Valeria – Cosa posso fare di più per te?

“Maria Liberatrice” (o: “Maria, colei che libera”) a Valeria Coppi il 29 dicembre 2021:

Cari figli, che altro posso fare per voi... se non parlarvi e testimoniarvi il mio amore? Figlioli, svegliatevi da questo sonno satanico, altrimenti sarete perduti per sempre e l'Inferno sarà la vostra ultima dimora. Vi parlo da tanto tempo: vi ho supplicato, pregato con voi, suggerito le parole con cui pregare Gesù, ma voi non avete ascoltato le mie parole. Fai attenzione perché potrebbe essere davvero troppo tardi per te. Tutto ciò che stai facendo è solo e sempre per il tuo povero mondo, e non capisci che potrai godere pienamente e completamente della vera vita solo quando raggiungerai finalmente la tua dimora eterna. Povera umanità, così lontana dalla verità e dall'amore di Dio! Convertiti, ti dico: i tempi stanno giungendo alla conclusione, il tuo mondo dovrà affrontare la fine ,Il mondo come lo conosciamo, non la fine letterale del mondo (come altri messaggi parlano dell'imminente Era di Pace). Può essere preso indifferentemente (o entrambi) indicando la fine della nostra attuale civiltà o la fine delle nostre vite terrene individuali (il riferimento al “premio o dolore eterno” suggerisce quest'ultima interpretazione). e per voi, uomini, figli di Dio, verrà o il premio o il dolore eterno. Svegliatevi, vi ripeto: pregate, pregate, pregate, solo così potrete affrontare le dure prove che il mondo non vi risparmierà.
 
Io tua Madre ti ho sempre parlato con chiarezza: non potrai dire “non ho capito”. Potrai superare le prove a venire solo con l'aiuto di Gesù e di me. Svegliati, non c'è più tempo per dormire! Io sono ancora con te, ma cerca di meritare il mio ultimo aiuto: non so più ricordartelo. Vi benedico: aprite i vostri cuori, le vostre menti e soprattutto la vostra vita spirituale. Che Gesù sia con te ora e sempre.
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Le note

Le note

1 Il mondo come lo conosciamo, non la fine letterale del mondo (come altri messaggi parlano dell'imminente Era di Pace). Può essere preso indifferentemente (o entrambi) indicando la fine della nostra attuale civiltà o la fine delle nostre vite terrene individuali (il riferimento al “premio o dolore eterno” suggerisce quest'ultima interpretazione).
pubblicato in Valeria Coppi.